sabato 3 luglio 2010

Remo Gaspari diventa cittadino onorario di Vasto

"Bisogna ricostruire l'unita' degli abruzzesi, rimetterla in piedi questa unita', e lavorare per ridare a tutto il Paese una legge elettorale che restituisca ai cittadini il diritto di incidere sulla politica, di pretendere quello che e' giusto per il territorio". Questo il passaggio conclusivo dell'intervento di Remo Gaspari in consiglio comunale a Vasto, che questa mattina, all'unanimita', gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Durante il suo appassionato intervento, il politico di Gissi, che compira' 89 anni il prossimo 10 luglio, ha ripercorso alcune tappe della sua carriera politica e ricordato che la prima cittadinanza onoraria gli fu conferita in un paesino del Nord, nell'Oltrepo Pavese. Gaspari ha pure ricordato che il prossimo 17 luglio sara' in Lombardia, in Val Brembana, la' dove il senatore leghista Umberto Bossi riteneva di avere i guerriglieri pronti a scendere in armi verso Roma: "Mi hanno invitato per ricordare l'alluvione in Valtellina. Una valle - ha detto Gaspari - che ha voluto insistentemente la mia presenza". L'ex ministro, che ha ricevuto dal sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, le chiavi della citta', ha spronato la societa' civile a rimettersi in moto e a non guardare piu' con distacco alla politica. "Zio Remo" ha anche invitato i politici a "non nutrirsi del Parlamento", cioè a non arricchirsi con la vita da onorevole, e non ha risparmiato una battuta su chi possa essere il suo erede: bocciato il governatore Gianni Chiodi, che in un primo momento era stato da lui indicato come uno dei papabili ("Aveva iniziato bene, ma adesso lo vedo fermo"), Gaspari ha speso parole di elogio per il presidente della provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio.

Nessun commento: