venerdì 30 marzo 2012

Sabato 31 marzo "Non biomassacriamo l'aria", parteciperà anche D'Adamo

«In merito alla mobilitazione di sabato 31 marzo, "Non biomassacriamo l´aria", sollecitato da tanti amici, comunico l´adesione a questa manifestazione. Ritengo doverosa la mia partecipazione in qualità di ex Assessore che conosceva già da tempo le problematiche inerenti le biomasse». Così Francescopaolo D´Adamo, oggi coordinatore di Alleanza per Vasto, che aggiunge: «Pur continuando a considerare tardive queste iniziative in merito a quanto già in itinere, ritengo necessario associarmi assieme ai miei collaboratori e ai miei elettori. Il "Movimentismo Civico" deve far sentire la propria voce nei momenti in cui l´Amministrazione Comunale, non segue la linea scelta dalla quasi totalità dei cittadini. Il sindaco in campagna elettorale aveva assunto un impegno preciso in materia di ambiente, salvo poi ritenere giusta (anche se impopolare) la realizzazione delle centrali. Con questa manifestazione la cittadinanza stigmatizzerà questo comportamento e porrà le basi per una diversa considerazione del consenso popolare».

giovedì 29 marzo 2012

Le Guardie Giurate Venatorie sulla Riserva Regionale Bosco di Don Venanzio: "Non si caccia neppure nel territorio di Vasto se non cambia la normativa

Nei giorni scorsi sono state rilasciate alla stampa dal consigliere comunale Del Prete alcune dichiarazioni in merito alla vicenda dei confini della Riserva Naturale Guidata Regionale “Bosco di Don Venanzio”. Del Prete sostiene che la Riserva “contiene erroneamente decine di ettari di territorio di Vasto” citando inoltre “vicende che hanno visto protagonisti cacciatori denunciati perché sorpresi all’interno della riserva, ma in territorio del Comune di Vasto che, per legge, dovrebbe essere fuori dalla riserva”. Sulla vicenda intervengono le Guardie Giurate Volontarie dell’Associazione WWF e quelle dell’Associazione Corpo Provinciale G.e.v. “Chieti” che escludono, stando all’attuale normativa vigente, qualsiasi possibilità di esercitare la caccia all’interno della Riserva Regionale “Bosco di Don Venanzio” sia in agro del comune di Pollutri sia in quello di Vasto. Dichiara Claudio Allegrino, Coordinatore delle Guardie Giurate del WWF: i confini della Riserva sono indicati nella cartografia allegata alla legge regionale che istituisce la Riserva Regionale. Essi comprendono i comuni di Vasto e di Pollutri. Questa cartografia è l’unica che abbia valore legale in quanto l’unica ad essere pubblicata sul Bollettino Regionale (BURA) della Regione Abruzzo. Dichiara Antonio Giovannelli, Presidente delle Guardie Volontarie Venatorie dell’Associazione Corpo Provinciale GEV “Chieti”: «Le Guardie Venatorie agiscono nel rispetto della normativa vigente in base alla quale l’attività venatoria svolta all’interno dei confini della Riserva (come delimitati dalla cartografia e normativa in vigore) è vietata e penalmente perseguita. Il consigliere Del Prete fa riferimento ad una proposta di legge della giunta regionale Pace che, pertanto, è decaduta non essendo stata approvata e non avendo alcun valore di legge. Invitiamo il consigliere Del Prete ad essere maggiormente cauto nel rilasciare dichiarazioni che potrebbero indurre in confusione i cacciatori in merito alla possibilità di cacciare all’interno della Riserva Regionale, ma soprattutto potrebbero fomentare gli animi e creare situazioni che potrebbero diventare rischiose per i volontari stessi. Invitiamo tutti i portatori di interessi a sedersi attorno ad un tavolo al fine si possa trovare una soluzione sulla vicenda dei confini della Riserva Bosco di Don Venanzio da sottoporre al Consiglio Regionale affinché legiferi di conseguenza. I cacciatori sono tenuti a conoscere i confini delle aree interdette all’attività venatoria. Le nostre Associazioni continueranno sempre a perseguire sia bracconieri sorpresi all’interno del Bosco di Don Venanzio sia ogni altra forma di bracconaggio, così come sempre hanno fatto».

mercoledì 14 marzo 2012

Umberto Palazzo promuove una class action contro la Siae

Sta facendo molto discutere la class action contro la Siae lanciata su Facebook dal musicista vastese Umberto Palazzo. Vari organi di stampa hanno ripreso la notizia. In un'intervista a Newsmag.it, Palazzo spiega che "la motivazione della class action è dettata dall’iniquità della ripartizione dei diritti di autore tra i suoi affiliati. I soci Siae sono divisi in due fasce: quella dei pochissimi autori ricchi (fascia A), che beneficia della quasi totalità dei diritti incassati dalla società, e la fascia B, composta dai piccoli soci che devono dividersi delle somme irrisorie. Questo meccanismo è alimentato da un metodo di ripartizione a campione che va a formare il calderone, ossia l’enorme quantità di denaro che spetterà ai soci maggioritari (Zucchero, Vasco Rossi etc.), i quali risultano aventi diritto a queste grandi somme di denaro, grazie a una rilevazione a campione dei brani suonati dai musicisti e dai dj in tutta Italia. Questa rilevazione non tiene conto dei programmi musicali che i dj compilano a fine serata, ma si basa sugli accertamenti degli ispettori Siae effettuati in 500 serate, scelte in maniera arbitraria, in cui si prende nota dei pezzi più suonati. I brani censiti da questi funzionari sono, guarda caso, quelli dei famosissimi e ricchissimi autori, che intascheranno la quasi totalità delle somme di denaro sborsate dagli organizzatori delle feste da ballo italiane. A ciò si aggiungono i proventi della filodiffusione e la tassa sui cd vergini. La cosa che fa più male è sapere che dal 2007 anche il 75% dei concerti subisce questa ripartizione, e l’obiettivo è arrivare al 100%". A quel punto, "testimone e vittima di questa palese ingiustizia, ho deciso di proporre questa class action agli addetti ai lavori e a chi gravita nel mondo della musica, cosciente del fatto che sarà una lotta impari ma indispensabile per migliorare le condizioni attuali. La partecipazione del maggior numero di persone è necessaria perché questa azione sia efficace e meno costosa per tutti".

mercoledì 7 marzo 2012

La Differenza in concerto a Bologna il 16 e 17 marzo

Doppio live a Bologna per la band vastese "La Differenza", che si esibirà a "La Scuderia" in Piazza Verdi 2 il prossimo venerdì 16 marzo a partire dalle 21 per la festa dell'Asd Boca Punta Penna. Fabio Falcone e soci saranno poi in concerto sabato 17 marzo presso il Vip Room a partire dalle ore 22 circa. Il locale si trova in via Sampieri 3. Ingresso con consumazione. La Differenza è diventata nota al grande pubblico partecipando al Festival di Sanremo 2005, dove si è classificata al secondo posto con il brano ‘Che farò’, per diversi mesi uno dei singoli più venduti in Italia. Tra il 2006 e il 2007 la formazione abruzzese ha effettuato un lungo tour tra Spagna, Portogallo, Olanda, Belgio e Inghilterra, che ha contaminato il secondo album dal titolo ‘Un posto tranquillo’, subito classificatosi tra i dischi più venduti, alle spalle di Vasco Rossi. Il terzo album de La Differenza, ‘3’, è uscito il 29 maggio 2009 ed è stato anticipato dal primo singolo ‘Ci devi credere’; il relativo videoclip è stato inserito tra le iniziative messe in atto dal Ministero della Gioventù per la campagna ‘Giovani per l’Abruzzo’. Il quarto lavoro del gruppo, "Oltre le nuvole", è stato invece pubblicato lo scorso anno, anticipato dal singolo "Ogni volta", il cui video è stato girato a Campo Imperatore. Il cd è stato prodotto da Luca Venturi, già al lavoro con Sugarfree e Micaela. Nel 2011 il cantante Fabio Falcone è apparso, in veste di autore, anche nel recente cd di Paolo Belli, "Giovani e Belli", dove ha firmato "Add to my friends" insieme a Francesco Altobelli.