venerdì 4 settembre 2009

Ottaviano alla serata Rotary Pescara per parlare del sisma

L’ingegnere vastese Francesco Ottaviano, governatore eletto nel distretto Rotary e responsabile del progetto di ricostruzione dell’edificio A della facoltà di Ingegneria a Roio, ha partecipato a una serata organizzata dal Rotary di Pescara per parlare del sisma che il 6 aprile scorso ha ferito a morte l’Abruzzo. Durante l’incontro ci sono state tre relazioni, frutto di altrettante personalità a confronto: Ottaviano ha mostrato ai presenti le foto dei lavori a Roio, che vedono la presenza di moltissimi professionisti del Rotary. Il geologo Uberto Crescenti, invece, rettore dell’Università di Chieti e presidente della Società geologica italiana, ha parlato della sequenza sismica e degli effetti: in primis l’area della conca aquilana che si è abbassata di 20 centimetri, mentre la distanza tra l’Adriatico e il Tirreno si sarebbe ampliata di 1 centimetro. Secondo l’esperto, il terremoto dell’Aquila, considerato lo sciame sismico che lo ha preceduto, era assolutamente prevedibile perché le faglie tendono a comportarsi sempre nello stesso modo. Crescenti ha così rilanciato la sfida della previsione dei terremoti che secondo il geologo sarebbero assolutamente prevedibili, così come sarebbero da tenere in considerazione i comportamenti degli animali precedenti un evento sismico e che la Scienza non considera rilevanti. Per ultima, la relazione di Paolo Mastri, giornalista del Messaggero e autore del libro “3 e 32: gli allarmi inascoltati”: Mastri, attraverso il suo instant book che è stato scritto dal reporter abruzzese subito dopo il sisma, ha raccontato, documenti alla mano, come da tempo ci fossero stati segnali che lasciavano prevedere il disastro del 6 aprile. Segnali che però nessuno, evidentemente, ha voluto ascoltare, o quantomeno prendere sul serio.

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