venerdì 3 luglio 2009

Cardillo vice presidente del Gruppo Abruzzese Linfomi

Il dottor Flavio Cardillo, appartenente al Day Hospital ematologico dell’Ospedale di Vasto, è il vice presidente del "Gruppo Abruzzese Linfomi", un'associazione no profit, costituitasi nello scorso mese di febbraio, che ora si è ufficialmente presentata al pubblico. Tutto scaturisce dalla volontà di un gruppo di ematologi abruzzesi che si occupano principalmente di malattie linfoproliferative. Gli obiettivi del Gruppo Abruzzese Linfomi sono molteplici: omogeneizzare sul territorio regionale i percorsi diagnostici e terapeutici delle sindromi linfoproliferative, istituire un registro regionale dei linfomi, creare strumenti di supporto per i pazienti e i loro familiari, e infine promuovere attività di ricerca, nonché iniziative a carattere divulgativo sui linfomi che servano a promuoverne la conoscenza. Presidente del GAL è Francesco Angrilli, responsabile del Centro diagnosi e terapia dei linfomi al reparto di Ematologia di Pescara. Il Gruppo Abruzzese Linfomi è nato anche chiedendosi quanto ne sappia la gente comune di tali malattie, e se tutti siano realmente informati sulle conseguenze derivanti da simili problematiche. L’associazione avrà diversi riferimenti in regione, visto che i suoi soci fondatori provengono da alcuni degli ospedali di riferimento: oltre ovviamente a Vasto, figurano anche Pescara, Sulmona, Avezzano, Teramo e Popoli. Per saperne di più, c'è anche un sito Internet: www.gruppoabruzzeselinfomi.org, che comprende un'area pubblica dotata di un'ampia serie di informazioni divulgative riguardanti i linfomi di Hodgkin, i linfomi non Hodgkin e le sindromi linfoproliferative croniche, le diverse modalità di cura e gli effetti collaterali dei trattamenti, con la possibilità di contattare via mail gli ematologi del GAL. Per Claudio D'Amario, manager della Asl di Pescara, bisognerebbe "iniziare a parlare dell'Abruzzo come di un unico dipartimento sanitario. Un "ospedale Abruzzo", insomma. Il paziente vuole innanzitutto servizi: noi abbiamo molti soldi, ma spesso siamo inappropriati nel modo in cui li spendiamo”.

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