mercoledì 11 febbraio 2009

Sanità: anche Caporossi nella "cabina di regia" voluta dall'assessore Venturoni

Anche il direttore della Asl di Vasto-Lanciano, Michele Caporossi, è coinvolto - insieme agli altri direttori generali delle Asl abruzzesi - nella cabina di regia voluta dall'assessore regionale alla Sanità, Lanfranco Venturoni, e che si è riunita per la prima volta nei giorni scorsi. Trattasi di una task force di cui fanno parte anche il Commissario dell'Agenzia Sanitaria regionale, Giuliano Lalli, il consulente Mario Collevecchio, e i Direttori regionali dei settori Sanità e Bilancio. Tutto questo perché? Presto detto: eliminare gli sprechi, attivare controlli severi e tempestivi, "bloccare l'emigrazione" di pazienti abruzzesi verso strutture di altre regioni che poi si traduce in mobilità passiva e conoscere in tempo reale i dati su conti e prestazioni. Possiamo riassumere così le battaglie che Venturoni intende combattere per risanare il sistema sanitario abruzzese e ridare ossigeno a una macchina colossale, che negli anni ha visto crescere a dismisura soprattutto la voce dei costi. La cabina di regia, alla quale ha partecipato anche il Commissario Straordinario per il Piano di rientro del deficit, Gino Redigolo, si è riunita in particolare per esaminare il bilancio preconsuntivo della Asl, relativo al 2008. "A causa delle cartolarizzazioni, - ha esordito Venturoni - tanto per fare un esempio concreto, ogni anno la Regione è costretta a sborsare 98 milioni di euro di mutuo di debiti non dovuti. Il che significa che in 10 anni pagheremo quasi un miliardo di euro. Risorse - ha aggiunto - che potevano senz'altro essere risparmiate". Tuttavia, secondo Venturoni "il problema è non tanto economico, quanto di gestione". Il settore sanità, per l'assessore, "non può essere trasformato in un ammortizzatore sociale nè, tantomeno, significare occupazione di potere. Per questo, dato che siamo in una situazione di emergenza - ha sottolineato l'assessore - prima penseremo a rimettere le cose a posto e poi ci potrà essere spazio per interventi che giustifichino decisioni politiche".

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