venerdì 6 febbraio 2009

DONNA MUORE IN OSPEDALE DOPO MALORE, PROCURA APRE INCHIESTA

La Procura della Repubblica di Vasto ha aperto un'inchiesta sulla morte di Carla Colangelo, 43 anni, deceduta lo scorso 27 gennaio in ospedale a Vasto dov'era stata trasportata in seguito a un malore a casa. A presentare l'esposto sono stati i famigliari, i quali chiedono alla magistratura di chiarire le cause del decesso. La donna si era sentita male nottetempo e, soccorsa dal personale del 118, era stata ricoverata al 'San Pio da Pietrelcina'. Il marito Marcello Mirolli e il figlio Angelo sospettano che a causare il decesso non sia stata una tromboembolia polmonare, come scritto nel referto ospedaliero, e vogliono sapere se la paziente non sia stata invece vittima di uno shock anafilattico seguito a una qualche reazione allergica. Dopo il funerale, ricevuto l'esposto, la Procura aveva fatto trasportare la salma di nuovo in ospedale, dove un consulente della Procura di Vasto ha eseguito l'autopsia. Tra 60 giorni sarà annunciato l'esito delle indagini di laboratorio. Secondo il legale della famiglia, la magistratura procede per il momento contro ignoti, in attesa di meglio precisare eventuali responsabilità. "Mia madre - ha spiegato ad AbruzzoBlog.com Angelo Mirolli - si era sentita male intorno alle 2 di notte. L'abbiamo trovata riversa sul pavimento del salone, agonizzante. Le mancava l'aria, non riusciva a respirare. Abbiamo allora deciso di chiamare l'ambulanza per portarla al pronto soccorso, e ci hanno fatto attendere diverse ore, durante le quali ci spiegavano in maniera molto vaga cosa stava succedendo. Alla fine, alle 8 del mattino, ci hanno detto che mia madre era morta per una tromboembolia polmonare. Ma com'è possibile che non sia deceduta sul colpo?". Dubbi che adesso dovranno essere chiariti dall'autopsia, in attesa che sia fatta giustizia. Perché è proprio di giustizia che parlano, senza mezzi termini, i Mirolli.

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