lunedì 10 gennaio 2011

Incendiata l'auto di Giuseppe Forte, presidente del Consiglio comunale

Incendiata nella notte l'auto del presidente del Consiglio comunale di Vasto, Giuseppe Forte, che e' anche segretario cittadino del Pd e consigliere alla Provincia di Chieti. E' stato lui stesso a chiamare i Vigili del Fuoco, ma le fiamme avevano ormai avvolto il veicolo. Forte ha presentato denuncia contro ignoti al comando della Compagnia dei Carabinieri; la denuncia è stata raccolta dal comandante, capitano Giuseppe Loschiavo. Erano le 23,30 di ieri quando alcuni passanti hanno visto le fiamme levarsi dal vano motore della Ford "C Max", in sosta davanti alla casa di Forte, in via Conti Ricci, e hanno dato l'allarme. Gravi i danni alla parte anteriore del veicolo. Il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, ha convocato una riunione urgente della Giunta, per discutere della situazione dell'ordine pubblico in citta'. Il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, ha inviato una lettera a Forte, nella quale si legge: «Trovi in tutti i democratici abruzzesi la massima solidarietà e vicinanza. Siamo sinceramente preoccupati per quello che è successo e confidiamo in un rapido accertamento da parte della magistratura e delle forze dell’ordine, così come siamo certi che questi gesti vigliacchi non intimidiranno la tua instancabile azione politica né quella dei democratici di Vasto». E da Chieti Giovanni Legnini, senatore del Partito Democratico, aggiunge: «In questi anni il Comune di Vasto, di cui Giuseppe Forte è fra i rappresentanti più autorevoli, è stato l’unico baluardo contro i tentativi di intorbidire la vita della comunità vastese. Questa azione di argine contro le infiltrazioni non si attenuerà di fronte ai gesti intimidatori che si susseguono con una frequenza preoccupante. Sono certo che le istituzioni preposte metteranno in atto tutti gli interventi per giungere presto ad individuare i responsabili ed evitare che si verifichino altri episodi di questo tenore. A Giuseppe Forte ed alla sua famiglia – conclude Legnini – va la mia massima solidarietà».

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