lunedì 31 gennaio 2011

Campitelli: "La Regione non appoggia il progetto sulla Via verde della costa dei trabocchi"

"La Regione non sta appoggiando politicamente il progetto sulla Via verde della costa dei trabocchi; c´è poco senso di responsabilità, nonostante sia stato sposato a livello tecnico e inserito nel piano paesaggistico". A lanciare il grido d´allarme è l´assessore all´urbanistica della provincia di Chieti, Nicola Campitelli. Anche se in ambito provinciale il documento programmatico è stato approvato all´unanimità, ad oggi il governatore Gianni Chiodi deve ancora incontrare i quattro presidenti delle Province per discutere del futuro della costa dei trabocchi e dei fondi FAS (circa 16 milioni di euro) che erano stati destinati a questo progetto prima del terremoto. La somma doveva essere utilizzata per la realizzazione di una pista ciclopedonale sull´ex tracciato ferroviario di risulta. In totale, ad essere interessati sarebbero circa 40 km di sferrato ormai dismesso, che coinvolgono 9 Comuni da Francavilla fino a San Salvo, con il tratto più importante rappresentato proprio dalla costa dei trabocchi, che è il più incontaminato e il meno colpito dalla speculazione edilizia e dagli stabilimenti balneari, rispetto a quello di Ortona e Vasto dove c´è anche l´area portuale. Per la realizzazione e la messa in sicurezza del percorso che rappresenta un elemento imprescindibile per il rilancio economico del territorio, capace di creare introiti per tutta la regione, occorrono 34 milioni di euro. Le difficoltà maggiori sono rappresentate dalle RFI, che per il rilascio del demanio ferroviario chiedono 50 milioni di euro, come spiega l´architetto della provincia, Di Chiacchio: "Da tre anni stiamo cercando di far abbassare il prezzo per non dover ricorrere a un esproprio per pubblica utilità, in modo da raggiungere un dialogo con un accordo ragionevole. Questo progetto interessa tutti, è di tutti. E tale intervento è urgente per la salvaguardia del territorio: secondo uno studio dell´Enea, fra trent´anni il livello del mare si alzerà di 30 centimetri, minacciando la nostra costa".

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