giovedì 15 aprile 2010

Marco Papa e Matteo Laudadio al teatro Globo in "La notte degli Oscar 2"

Stasera alle 21, presso il Teatro Globo di Vasto, Marco Papa sarà di scena con la sua comicità insieme al fido Matteo Laudadio con "La notte degli Oscar 2". Vale a dire, nuovi film e nuovi spot ridoppiati in dialetto nostrano. Questa ormai collaudata performance fa il paio con le trasposizioni di successo di “Troy”, “Matrix on stage” e "300 e 1/2": pellicole note, rilette in abruzzese per il diletto di tutti. Nel cuore del pubblico è però “Troy” a conservare ancora oggi un posto speciale, tanto che anche il relativo dvd ha registrato un boom di vendite. Così Papa, alla fine, si è deciso (o forse è stato “costretto”) a riproporre, in giro per l’Abruzzo, la sua prima “creatura” sul grande schermo; vale a dire, il kolossal americano con Brad Pitt che mette in scena l’Iliade e che è stato simpaticamente riletto da Papa nel nostro dialetto, ridoppiandone per buona parte i dialoghi. Una caratteristica già messa in atto con successo per i celeberrimi spot pubblicitari “riveduti e corretti” (quelli dei tempi della collaborazione con Vincenzo Olivieri, e non solo), e che ora Papa ha trasposto al mondo cinematografico. Il tutto, come egli stesso tiene sempre a sottolineare, insieme alla preziosa collaborazione di Matteo Laudadio, che coopera con lui da diversi anni. Per informazioni: info@marcopapa.it o www.marcopapa.it. Quello di Marco Papa può essere definito come il divertente spettacolo di un nostro bravo artista. E la versione regionale di “Troy” ne è tuttora la dimostrazione, con Achille-Brad Pitt che diventa il lancianese “Iachill”, grande tifoso del Lanciano, o Agamennone che viene da Ortona, o ancora Ettore che proviene da Pescara, quartiere San Donato. Proprio grazie al grande successo di “Troy” nella “nostra” lingua, Papa è tornato a far ridere ancora una volta gli abruzzesi con le sue divertentissime parodie in dialetto dei grandi successi cinematografici. La “Notte degli Oscar” non rappresenta altro che la continuazione di una “favola” umoristica che non accenna a finire.

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