mercoledì 20 gennaio 2010

Punta Aderci: Febbo, "Timori del tutto fuori luogo"

"Appaiono del tutto fuori luogo i timori circa eventuali danni che potrebbero essere arrecati alla Riserva di Punta Aderci in relazione al prelievo di circa 200.000 metri cubi di sabbia da utilizzare per le attività di ripascimento della costa e del litorale di Casalbordino". Lo chiarisce l'assessore regionale alla Pesca Mauro Febbo, aggiungendo che "dall'intera documentazione prodotta dal Servizio regionale Opere Marittime, emerge che gli interventi previsti non pregiudicheranno affatto l'integrità del sito Sic e tantomeno la conservazione degli habitat e delle specie presenti nella Riserva di Punta Aderci". Febbo puntualizza che il prelievo di sabbia riguarda solo l'asportazione di una quantità di circa 50/80 cm di materiale dal fondo marino ed è quindi improprio parlare di cave nella espressione comunemente usata. L'area interessata al prelievo di sabbia è stata sensibilmente ridotta ed è stata ulteriormente allontanata dal litorale (da cui dista circa 1 chilometro e 250 metri circa) e in ogni caso riguarda la parte più a ridosso dell'area portuale. "Tengo, inoltre, a ribadire – dichiara Febbo – che nessuno sta attentando alla tutela ed alla salvaguardia dell'area di Punta Aderci e della spiaggetta di punta Penna. Non è affatto vero, inoltre, che i lavori complessivi siano inutili e costosi. Anzi, rappresentano la testimonianza di un grande impegno della Regione finalizzato alla lotta all'erosione ed alla protezione dei litorali di molti comuni della costa abruzzese che, in gran parte, vivono di turismo balneare". A proposito di Casalbordino, Febbo specifica che “non risponde a verità, come paventato dal sindaco di Vasto, che l'amministrazione di questo centro costiero sarebbe contraria agli interventi visto che in Conferenza si è espressa in senso favorevole. Gli interventi di ripascimento, che costituiscono un sistema di difesa delle coste meno impattante e quindi maggiormente ecocompatibile, consentono anche il parziale abbandono delle difese rigide, riservate ormai solo a interventi di assoluta urgenza”.

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