venerdì 26 marzo 2010

Gli Stadio al PalaBCC di Vasto per "Vacciniamoci con la musica"

Sabato 27 marzo, alle ore 21, gli Stadio concluderanno il loro lungo tour esibendosi presso il PalaBCC di Vasto, nell’ambito della manifestazione “Vacciniamoci con la musica”. I proventi della serata benefica verranno utilizzati per acquistare fiale di vaccino per l’HPV. Accanto ai due componenti storici Gaetano Curreri (voce) e Giovanni Pezzoli (batteria), si esibiranno anche Andrea Fornili alla chitarra e Roberto Drovandi al basso. Come di consueto, la band emiliana – che non torna in Abruzzo dallo scorso 15 agosto, quando tenne un concerto gratuito a Castel Frentano – salirà sul palco per intrattenere il pubblico presente con i suoi più grandi successi: da “Chiedi chi erano i Beatles” e “Acqua e Sapone”, fino a “Fammi stare con te” e “Sorprendimi”. Non mancheranno le canzoni estratte dall’ultimo lavoro, “Diluvio Universale”. Ha dichiarato il cantante Gaetano Curreri: “In una società caratterizzata dal vojeurismo maniacale, dall'eccesso di protagonismo, non parliamo più tanto. Sembra che non abbiamo più tempo per raccontarci davvero, per curare i pensieri. Oggi la comunicazione è digitale, è sintetica, è frammentata, tra sms ed e-mail, ma cosa ne rimane dentro di noi? Nel nostro concerto, il “filo” è proprio questo tempo di troppa comunicazione che non lascia traccia, di cui non si ha memoria. Oggi abbiamo bisogno di parlarci, di raccontarci, e noi lo facciamo da sempre attraverso le nostre canzoni, storie di vita e di amore. Storie dei miti dei nostri anni (Maradona, i Beatles, Pantani). Storie che uniscono idealmente”. E parlando di mass-media, Curreri non ha dubbi: "La radio è più importante della tv. Ne siamo convinti tutti noi". La comunicazione e la radio sono due temi cari agli Stadio fin dai tempi di una loro grande hit, "Canzoni alla radio", quando la radio rappresentava un alveo di emozioni e fantasie. Tutto ancora attuale: "Ora torniamo a parlare di comunicazione e lo facciamo consapevoli dell'urgenza di ritrovarci nei rapporti personali, di ricominciare a parlare, ma non davanti ad un pc o sulla tastiera di un telefonino!", ribadisce Curreri.

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