giovedì 25 marzo 2010

Arci Vasto, un incontro per preparare la manifestazione contro la petrolizzazione

Il prossimo 18 aprile San Vito Chietino sarà teatro di una importante manifestazione di protesta contro la petrolizzazione dell'Abruzzo. A questo proposito, venerdì 26 marzo, presso l’Arci di Vasto, si terrà un dibattito per organizzare al meglio la partecipazione della società civile all'evento. L'incontro pubblico è convocato, a partire dalle ore 18, all’interno della sede cittadina dell'Arci in corso Plebiscito 77, di fronte al Teatro Rossetti. “Dobbiamo contrastare – afferma l'associazione in una nota – questa colonizzazione petrolifera britannica lungo la nostra meravigliosa Costa teatina dei Trabocchi”. La manifestazione del 18 aprile percorrerà il vecchio tracciato ferroviario per terminare poi presso la vecchia stazione di San Vito, dove ci sarà un intervento di Maria Rita D’Orsogna – già da tempo attiva contro il Centro Oli e, in generale, contro il rischio di petrolizzazione della nostra regione – insieme a quello di altri autorevoli esperti in materia. Non mancherà l’animazione musicale e artistica, che sarà curata da Emergenza Ambiente Abruzzo, Wwf, Legambiente, Nuovo Senso Civico e numerose altre associazioni. “Questa partecipazione all’appuntamento di San Vito – aggiunge l’Arci Vasto – a nostro avviso dovrà essere più che evidente, perché oggi l'emergenza si chiama Ombrina Mare 2, ovvero piattaforma petrolifera di estrazione con primo processo di desolfurizzazione, davanti alla Costa di San Vito, della Società MOG (Mediterranean Oil and Gas), domani l'emergenza si chiamerà Elsa 2: stesso tipo di lavorazione della Petroceltic a 5 km dal promontorio di Punta Aderci”. Per l’Arci Vasto, in definitiva, “è chiaro che se nel futuro vorremo il sostegno della società civile abruzzese per questa vertenza, oggi dobbiamo essere pronti a fare altrettanto”. La conclusione è tutta per una frase in dialetto assurta a vero e proprio slogan: “La terre è nostre e nzi da tucchè”. Una dichiarazione di intenti forte, che – questo è poco ma sicuro – non resterà senza conseguenze.

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