venerdì 3 dicembre 2010

Pdl: "Cultura risultati zero", ma D'Adamo non ci sta

A Vasto il Pdl ha affisso alcuni manifesti che recitano “Cultura risultati zero”, e l’ex assessore comunale alla cultura, Francescopaolo D’Adamo, chiamato direttamente in causa, si difende: «Non credo sia proprio così. Diciamo che con il mio avvento si era aperta una strada “diversa” dalla solita. Una strada che coinvolgeva “persone” con ogni tipo di interesse, non rivolta ai soliti pochi “intimi”. Un percorso esprimibile in una sola frase “Delectando Docet”. Un percorso “brutalmente” interrotto dalla “politica”, dalle gelosie e dagli interessi personali. Avevo ridato un'immagine al Palazzo d’Avalos e proposto criteri per l’affidamento delle sale mostra. Ho ricollocato la Collezione Palizzi, ampliata la Galleria di arte contemporanea e posta in mostra la Donazione Ricci–Monteferrante, collaborato alla cura del Museo del Costume. Ho avviato la “riconsegna” a Vasto di quanto della nostra città si trova a L’Aquila, ad iniziare dal “baldacchino dorato” ed altre opere restaurate. Ho interessato le Soprintendenze in merito alle collezioni “ammucchiate” nei magazzini e nei sottotetti (a proposito, segnalo il pericoloso stato della Biblioteca Mattioli). Ho sistemato, anche personalmente, gli interrati del Palazzo e gli oggetti conservati in questi, recuperando spazi dove scolaresche partecipavano a attività didattiche. Ho proposto e realizzato nuove e “originali” manifestazioni. Ho realizzato mostre. Non ultima quella “internazionale” sui Rossetti - mostra di cui questa Amministrazione si guarda bene dal far menzione - che ha avuto notevole risalto, anche internazionale. Ho fornito idee per l’utilizzo di spazi abbandonati come il Palazzo Genova-Rulli e realizzato (e concesso di realizzare) manifestazioni in questo spazio. Ho utilizzato per fini culturali (V For Fumetto: Graphic Novels) e ludici (La dolce Cultura: Festa del Cioccolato) il Mercato di Santa Chiara, che mai nessuno in precedenza aveva nemmeno pensato di poter utilizzare diversamente da “mercato”. Non ho tralasciato alcun ambito del caleidoscopico mondo artistico, dalla musica al fumetto, dalla letteratura alla pittura, dall’architettura alla poesia etc. Ho arredato il centro storico (chi non ricorda la ballerina e le sentinelle di Tommaselli?). Potrei aggiungere e citare minuziosamente ogni “azione”, realizzata o suggerita, potrei “ostentare” gli sforzi fatti per far esprimere la creatività giovanile in fermento nella nostra città, ma per superare lo “Zero” (per ora) basta così. Mi basta solo puntualizzare che, se di “Zero” si parla, non si parla di me».

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