giovedì 16 dicembre 2010

Maria Di Falco: "L'asilo Carlo Della Penna è abbandonato"

Maria Di Falco, pronipote di Carlo Della Penna, ha inviato una lettera all'ex assessore alla cultura del Comune di Vasto, Francescopaolo D'Adamo, inerente lo stato di abbandono dell'asilo donato alla città dal suo prozio. «Può essere una buona idea - scrive la Di Falco - quella di costituire un'associazione culturale denominata "Amici dell'Asilo Carlo Della Penna", la cui finalità è quella della conservazione della memoria e delle opere di un vastese dall'animo filantropico e in particolare la difesa della destinazione pubblica dell'immobile già denominato "Asilo Carlo Della Penna". Perché fare l'associazione culturale? Per convogliare l'opinione pubblica verso un obiettivo ben preciso e poter fare pressione sui politici vecchi e nuovi, e fare in modo che le loro scelte rispettino la volontà dei cittadini. Mia madre 5 anni fa raccolse molte firme. Se all'atto dell'adesione all'associazione culturale le persone versano 1 o 2 euro come minimo, con i soldi raccolti si potrebbe finanziare il miglior progetto di ristrutturazione, messa a norma degli impianti e adeguamento energetico dell'immobile a cura, ad esempio, della facoltà di architettura di Pescara, da presentare al Comune di Vasto e ad altri soggetti istituzionali, con indicazione dei costi. Con i soldi raccolti si potrebbe premiare il miglior progetto stilato da studenti e professori della facoltà. Un progetto serve averlo. Se la Fondazione della Cassa di Risparmio di Chieti o altri istituti bancari fossero disposte a investire dei soldi nella ristrutturazione dell'immobile, si potrebbe anche pensare che una parte della casa del guardiano (ad esempio, il piano terra) possa essere adibita a sportello bancario della banca che dà i fondi». E D'Adamo commenta: «Non mi stancherò mai di evidenziare il totale stato di abbandono di una delle migliori strutture pubbliche della città, sulla quale è da tempo in atto un'azione speculativa. Ritengo inoltre che la soluzione del problema "Carlo Della Penna" debba essere uno dei punti essenziali dei futuri programmi elettorali».

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