mercoledì 7 gennaio 2009

Anche a Vasto controlli sui frantoi oleari

Anche a Vasto sono stati effettuati, nel corso del 2008, controlli sui frantoi oleari. Vediamo nel dettaglio com'è andata. Con la fine dell’anno è terminata nella provincia di Chieti anche la campagna di controllo dei frantoi oleari, promossa dal Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Chieti per verificare la gestione delle acque di vegetazione prodotte a seguito della molitura delle olive dell’ultima raccolta autunnale. I controlli, svolti a partire dal mese di novembre scorso dal personale di 12 Comandi Stazione Forestale dipendenti, hanno interessato 92 frantoi oleari tra quelli presenti nel territorio della provincia di Chieti: al momento del sopralluogo, avevano già sottoposto a molitura più di 7.200 tonnellate di olive. Sono state accertate 12 violazioni amministrative, per lo più per la cattiva gestione delle acque reflue, per una somma di oltre 3.400 euro di sanzioni. Si è trattato, in generale, del cattivo spandimento delle acque di vegetazione sui terreni dove era stata autorizzata, da parte dei Sindaci dei Comuni interessati, la fertirrigazione. In due casi, a Giuliano Teatino e a Vasto, si è anche giunti alla denuncia dei frantoiani in quanto dalle vasche di raccolta, presenti nei loro impianti, le acque di vegetazione venivano fatte defluire direttamente nel terreno o nei fossi di scolo naturali, andando quindi a inquinare i corsi d’acqua superficiali e le falde sottostanti. Infatti, la fermentazione dei residui di olio vegetale e delle diverse sostanze organiche contenute in tali liquidi determina un forte consumo di ossigeno disciolto nelle acque dei fiumi con gravi ripercussioni per la vita dell’ittiofauna presente. L’impianto di Giuliano Teatino è stato anche posto sotto sequestro in quanto non era stato attivato alcun tipo di depurazione o di riutilizzo delle acque di vegetazione, neanche la fertirrigazione dei terreni agricoli: al contrario, esse venivano scaricate direttamente in un fosso le cui acque defluivano poi verso il Fiume Foro. Gli accertamenti proseguiranno sugli impianti ancora in attività o che tuttora conservano in deposito le acque di vegetazione della molitura delle olive.

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